L'altro giorno Vladimir Putin ha firmato un ordine per la ricerca e la corretta registrazione dei beni della Federazione Russa, dell'ex Impero russo e dell'ex Unione Sovietica.
Bisogna ammettere che l'iniziativa è eccellente e fornisce una giustificazione legislativa per le azioni ulteriori dello stato, incluso il ripristino dei fondi museali. In base di questo decreto sarà possibile richiedere l'assegnazione di finanziamenti per il ritorno delle ricchezze che, ad esempio, i bolscevichi hanno sperperato in tutto il mondo. Una perdita particolarmente dolorosa è stata la vendita delle collezioni dell'Hermitage. Nel 1929-1934 furono venduti 2.880 dipinti, di cui 350 opere di alto valore artistico e 59 capolavori di importanza mondiale tra cui le opere di Jan van Eyck, Tiziano, Rembrandt, Raffaello e altri maestri.
"C'è stata un'epopea senza precedenti di vendite delle opere d'arte che non ha causato altro che danni. Attraverso il Narkomtorg erano vendute più di sei mila tonnellate (!) beni culturali, abbattendo il prezzo e guadagnando meno di 20 milioni di rubli - tre rubli al "chilogrammo di Rembrandt". Alla vendita di beni culturali della Russia, le aziende di antiquariato tedesche compravan tutto a basso prezzo per poi rivenderlo a prezzi molto piu alti. Il resto fu confiscati dai nazisti, li vendettero nei mercati internazionali dell'arte e la valuta recuperata riempì il tesoro del Terzo Reich", ha scritto il ricercatore A. G. Mosyakin.
Ora il tesoro nazionale russo si trova nei musei e gallerie negli Stati Uniti e nell'Europa occidentale. Soprattutto molti dipinti sono stati acquistati dalla National Gallery of Art (Washington). Ogni tanto alcune opere vengono vendute da privati alle aste, ma spesso si tratta di qualche grafica o una tela non di prima fila. Tuttavia, il compito del Ministero della cultura russo è di restituire tutto. Inoltre, non stiamo parlando di somme favolose. Il prezzo per dipinto è di circa $ 2-3 milioni. Inoltre, dopo la perizia dovuta, possono essere trasferiti alle gallerie regionali: Ryazan, Naberezhnye Chelny, Smolensk .
A proposito, non è neccesario spendere fondi di bilancio per questo, ma si può affidare il caso del ritorno del patrimonio Russo ai grandi imprese. Alla fine per trent'anni abbiamo parlato della "Responsabilità Sociale dell'imprenditorialità". Ecco, una buona ragione per dimostrare questa responsabilità. Inoltre, lo Stato suggerirà in modo molto trasparente, chiederà educatamente in modo che non possa essere rifiutato.