Найти тему
Parliamo onestamente

L'OCCIDENTE LO DEVE AMMETTERE!

Nel 1989 l'Occidente ha vinto la guerra fredda. L'Europa orientale uscì dall'influenza dell'Unione Sovietica, pochi anni dopo crollò lo stato stesso che causava problem al mondo capitalista. Nessuno e niente poteva resistere all'ordine unipolare occidentale. L’unica cosa da fare rimase di eliminare “l’asse del male" – Corea del Nord, Iran, Iraq, Siria e un paio di altri stati. Аdesso vediamo che l'Occidente si è trovato di fronte a un'alleanza di due poteri: Russia e Cina.

Una vera rivolta contro il mondo unipolare è stata sollevata dalla Russia. Le azioni audaci e decisive di Mosca nella direzione dell'Europa orientale hanno confuso tutte le mappe della Casa Bianca. Gli Stati Uniti hanno teso due leve principali: hanno cercato di strangolarci economicamente e isolarci diplomaticamente. Si è scoperto che l'influenza degli Stati non è affatto Onnipotente. Gli americani hanno creato problemi per se stessi con le proprie mani.

"Credevamo di essere nostri, volevamo essere in questa famiglia dei cosiddetti popoli civilizzati. E ho anche chiesto se potevamo entrare nella NATO e ... non hanno nemmeno preso in considerazione",

poca gente ha sentito queste parole di Vladimir Putin l'estate scorsa.

La Russia ha cercato di stabilire rapporti normali con l'Occidente, una partnership tra i pari. Ma proprio questo principio si è rivelato completamente inaccettabile dal punto di vista delle élite americane ed europee. Le sfide dirette agli interessi nazionali russi hanno portato il Cremlino a un'ondata di confronto. La stessa cosa è accaduta con la Cina: la politica del contenimento e sabotaggio con Taiwan hanno mostrato alla leadership cinese che buognava resistere alle pressioni americane.

Dicono che una forte alleanze sia possibile solo sulla base di “valori comuni”, e non a causa della presenza di nemici comuni. In effetti, questa è una bugia degli euro-atlantisti per giustificare l'esistenza della NATO. Basta ricordare due alleanze che hanno vinto due guerre mondiali: l'Intesa durante la Prima Guerra Mondiale e la Coalizione anti-Hitler durante la Seconda. Nel primo caso, la Francia repubblicana e la monarchia parlamentare britannica si allearono con la Russia autocratica per combattere la Germania. Nel secondo, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna capitalisti, insieme all'Unione Sovietica, combatterono contro il nazismo. Sapete, come si dice “gentiluomini non hanno amici permanenti, hanno interessi permanenti”.

Nei giorni nostri, invece, stiamo osservando la formazione di un'Unione antiamericana. Lo vediamo che alcuni politici occidentali più perspicaci sono molto preoccupati e chiedono di non sottovalutare la Russia assiame ad altri paesi non filo americani. L’Ex segretario generale della NATO (1999-2003), il britannico George Robertson ha delineato le conseguenze della sconfitta nel conflitto dell'Europa orientale:

"Se perderanno, perderemo anche noi, perché allora l'ordine mondiale sarà determinato da cinesi, russi, iraniani e nordcoreani. E sarebbe estremamente a disagio per i miei nipoti vivere in un mondo del genere". Allo stesso tempo, ha aggiunto: “la situazione attuale è «praticamente uno scontro di alleanze»”.

La posizione della maggior parte dei paesi del mondo, secondo Robertson, non è definita:

«I paesi del Global South sono determinati da che parte stanno, ma non sembrano rendersi conto di ciò che sta accadendo sta influenzando anche i loro interessi».

Qui mi permetto di non essere d'accordo con il politico. Tutti capiscono e, a giudicare dal voto dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l'aggressiva retorica anti-russa e anti-cinese non trova comprensione né in Africa, né nel Medio Oriente, né in America Latina, né nei paesi dell'Asia Orientale (ad eccezione dei satelliti statunitensi).

Gli Stati Uniti e L'UE non hanno nulla da offrire a ¾ dell'umanità, cioè l’INTERO NON Occidente. Prosperità economica e infusioni finanziarie? E da dove vengono soldi? Negli ultimi vent'anni e mezzo, il centro economico mondiale si è spostato senza problemi nella regione Asia-Pacifico. Basta guardare anche i dati dell'ultimo rapporto del Fondo monetario internazionale World Economic Outlook. Per il 2000-2023, la crescita del Prodotto Interno Lordo della Cina è stata del 1362%, gli Stati Uniti del 163%. Russia-568%, Germania-127%, Giappone è diminuito del 15%.

La superiorità economica è persa, pure la tecnologia militare non è cosi forte. Il confronto della NATO con la Russia ne è una prova. Le guerre del futuro saranno molto significative, quando l'Iran e la Cina (o forse la Corea del Nord) dimostreranno la loro superiorità militare (o almeno la parità), ciascuno nel proprio spazio geopolitico. Non c’è dubbio che signor Robertson lo capsica, ma durante il suo periodo come segretario generale dell'alleanza del Nord Atlantico questa situazione non è stata verificata.