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Parliamo onestamente

Nuova Politica Economica di Putin

L'altro giorno Vladimir Putin ha annunciato il passaggio verso un nuovo corso economico. L'epoca dell'economia di consumo finisce ed ora si inizia la costruzione dell'economia dell'offerta.

Prima di tutto bisogna, senz'altro, spiegare cos'è l'economia dell'offerta. Putin l'ha brevemente descritta come:

Tale economia, spesso chiamata economia dell'offerta si presume un aumento su larga scala delle forze produttive e dei settori dei servizi, un rafforzamento intenso della rete di infrastruttura, lo sviluppo di tecnologia, la creazione delle moderne capacità industriali e industrie compresi i settori dove non ci siamo ancora efficaci, però per i quali abbiamo delle capacità scientifiche ed il potenziale creativo.

Cerchiamo di dare un'occhiata per capire l'economia dell'offerta in modo più dettagliato.

1) Creazione di posti di lavoro altamente qualificati


L'economia dell'offerta comporta un aumento attivo della capacità produttiva. E, logicamente, l'apertura delle imprese nuove richiede enorme risorse umane, con le quali abbiamo problemi.

La disoccupazione in Russia è ai minimi storici e sta al 3,5%. Sì, c'è ancora disoccupazione nascosta, ma anche con essa il percentuale non sarà tanto alto. A questo proposito, alcuni politici chiedono che i migranti vengano più attivamente nel paese, il che rappresenta una minaccia per la conservazione della struttura culturale ed etnica della società russa.

Ma il
problema principale nel mercato del lavoro russo non è la carenza di personale, ma nell'esistenza di un gran numero di posti di lavoro poco qualificati. In altre parole non abbiamo una produttività del lavoro così elevata e il livello di automazione delle imprese è piuttosto basso.

Il compito dello Stato nella costruzione dell'economia dell'offerta sarà la riduzione di posti di lavoro poco qualificati e la creazione di posti di lavoro altamente qualificati che allo stesso tempo ben pagati. In alcuni settori un posto di lavoro altamente qualificato può sostituire 5-7 poco qualificati.

2) Espansione dell'attività imprenditoriale


L'economia dell'offerta non può essere costruita esclusivamente a spese delle imprese statali. Come dimostra l'esperienza della Cina un potente settore reale si basa sul bilancio di società pubbliche e private.

Le società statali controllano i settori chiave dell'economia. Il loro compito non è quello di realizzare un profitto, ma di fornire le risorse all'economia. Questo vale non solo per le risorse naturali, ma anche per l'elettricità, le infrastrutture di trasporto, la logistica e, naturalmente, il settore bancario.

Le imprese private dovrebbero creare un'ampia gamma di beni e servizi. Di conseguenza,
lo Stato nella costruzione dell'economia dell'offerta è obbligato a stimolare l'iniziativa privata e promuovere l'emergere di imprese piccole e medie.

Naturalmente, scommettere esclusivamente sulle PMI non può garantire la crescita dell'economia e del benessere dei cittadini. Tuttavia, le PMI svolgono una serie di funzioni necessarie tra cui la sicurezza del lavoro (in particolare nella sezione regionale) e la produzione di un'ampia nomenclatura di beni e servizi di consumo.

Ad esempio, le società straniere che hanno lasciato la Russia
hanno liberato una nicchia di 2 trilioni di rubli che ora occupata dalle imprese nazionali. Lo stesso accade con la sostituzione delle importazioni.

3) Crescita accelerata degli investimenti nel settore reale

L'apertura delle imprese richiede delle risorse finanziarie. Il denaro è il sangue di qualsiasi economia. Lo Stato ha l'obbligo di stimolare la crescita degli investimenti. Le opportunità hanno esclusivamente dei dipartimenti finanziari.

Per quanto riguarda il governo, il governo è impegnato nella loro implementazione da anni.
Lo strumento principale è il sussidio dei tassi di interesse per le imprese che operano in settori chiave dell'economia. Allo stesso tempo, il finanziamento statale non è sufficiente per chiudere tutte le esigenze.

E qui, ovviamente, è necessario un
cambiamento nella politica della Banca centrale che non dovrebbe essere finalizzato a garantire la redditività del settore bancario (che, in generale, non dovrebbe essere escluso), ma a garantire il settore reale dell'economia con denaro economico.

È chiaro che la Banca di Russia non è in grado di prestare direttamente al settore reale (tranne che solo per singoli progetti più grandi). Pertanto, l'opzione migliore qui è lavorare attraverso gli istituti di sviluppo specializzati come il FRP (fondo per lo sviluppo dell'industria). La Banca centrale emette prestiti senza interessi al FRP, che indipendente seleziona dei progetti e fornisce prestiti con il 1-3%. Ora lo stesso FRP è pieno esclusivamente di denaro di bilancio. Tuttavia, si tratta di circa 200 miliardi di rubli, che è criticamente insufficiente per la crescita su larga scala della produzione industriale.



I tre punti di cui sopra non sono gli unici, ma sono dei punti chiave nella costruzione dell'economia dell'offerta.