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Elezioni parlamentari russe 2021

Partiti russi registrati alle elezioni di metà settembre 2021

Sono stati registrati 14 Partiti. Un unico Partito, l’Unione Nazionale Russa, non è stato registrato a causa del numero insufficiente di firme raccolte (93,9 mila invece del minimo richiesto di 200 mila).

Tutti i 14 partiti sono stati ammessi alle elezioni senza raccogliere le firme degli elettori, in quanto rappresentati nella Duma di Stato o nei Parlamenti regionali. Di questi, 11 hanno partecipato alle elezioni della Duma 2016, la soglia del cinque per cento stabilita dalla legge è stata superata da quattro (Russia Unita, Partito Comunista della Federazione Russa, Partito Liberal Democratico della Russia e Russia Giusta).

1) PLDR – Partito Liberal Democratico della Russia (13,1%)

Il più antico dei partiti russi. E’ stato fondato nel 1990 come Partito Liberal Democratico dell’Unione Sovietica (PLDUS), nel 1991 è stato registrato dal Ministero della Giustizia dell’URSS. Divenne il secondo partito ufficialmente registrato in Unione Sovietica dopo il PCUS. Nell’aprile 1992 è stato ribattezzato in organizzazione sociale e politica panrussa “Partito Liberal Democratico della Russia” (PLDR). Dalla fondazione del Partito, il suo presidente è Vladimir Žirinovskij. Il PLDR aderisce alle opinioni centriste, promuove attivamente idee patriottiche, nega l’ideologia comunista, si definisce di opposizione all’attuale governo. Sostiene il “ripristino dello status della Russia come grande potenza”, il passaggio da una struttura federale a una struttura unitaria, una repubblica presidenziale con un parlamento unicamerale, propone di ampliare le funzioni di autogoverno locale, rafforzare il ruolo dello Stato nella gestione dell’economia, e restituire alla Russia “tutto il capitale esportato illegalmente”. Dichiara la necessità di proteggere i russi e la lingua russa, e di inasprire la politica migratoria. Ha partecipato alle elezioni dei deputati della Duma di Stato della Federazione Russa di tutte le convocazioni. Gli organi regionali hanno attualmente 318 deputati di questo Partito. Le sezioni del PLDR sono aperte in tutte le 85 entità costituenti la Federazione Russa. Il Partito non ha quote di iscrizione e di ammissione. Secondo il rapporto finanziario presentato alla CEC (la Commissione Elettorale Centrale), nel 2020 1 miliardo 200 milioni di rubli (14 milioni di euro) sono stati trasferiti sui suoi conti. Di questi, 1 miliardo (87,52%) è stato stanziato dal bilancio federale nell’ambito del programma di finanziamento statale dei partiti politici.

2) Partito politico “Partito comunista «Comunisti della Russia»” (2,3%)

Fondato nel 2009 come organizzazione pubblica panrussa “Comunisti della Russia” in alternativa al PCFR. Il presidente del comitato centrale è Maksim Surajkin. Si considera successore legale del PCUS. Definisce le opere di Karl Marx, Friedrich Engels, Vladimir Lenin e Josif Stalin la sua “base ideologica e teorica” e considera suo compito principale “la propaganda e l’ulteriore sviluppo della loro eredità teorica”. Sostiene il ritorno della Russia “sul sentiero dello sviluppo socialista basato sui principi leninisti e stalinisti”, l’instaurazione del potere del popolo (i Soviet dei deputati dei lavoratori), l’abolizione dello “sfruttamento dell’uomo sull’uomo”, la restaurazione di una società di giustizia sociale e della costruzione del comunismo “come futuro di tutta l’umanità”. Attualmente il Partito è rappresentato nelle assemblee legislative regionali da sette deputati. Secondo la CEC, le sezioni regionali dei “Comunisti della Russia” operano in 75 soggetti della FR. Il Partito non riceve finanziamenti dal bilancio federale. Nel 2020, sui suoi conti sono stati ricevuti 35 milioni di ₽ (400 mila €), la principale fonte di reddito sono stati i fondi presi in prestito (70%).

3) Partito politico panrusso “Russia Unita” (54,2%)

Fondato nel 2001 come Partito panrusso “Unità e Patria – Russia unita” a seguito della fusione del Partito “Unità” e del movimento “Patria – Tutta la Russia”. Il nome attuale risale al 2003. Il presidente del Partito è Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ex presidente della FR ed ex-capo del governo. “Russia Unita” è il più grande della FR, ha la maggioranza costituzionale nella Duma di Stato. Si proclama “Partito della maggioranza popolare, dei cittadini del Paese che sostengono il presidente della FR e il suo corso strategico”. L’ideologia si basa sui principi del centrismo e del conservatorismo. Il partito sostiene il rafforzamento della sovranità della Russia, l’aumento della sua capacità di difesa, l’educazione patriottica dei giovani, lo sviluppo di un’economia competitiva, l’aumento degli investimenti e dell'innovazione, lo sviluppo della democrazia e delle istituzioni della società civile, ecc. Il Partito ha partecipato quattro volte alle elezioni parlamentari, sempre al primo posto. I rappresentanti del gruppo parlamentare guidano la Camera bassa dal 2003. Nel 2016 hanno eletto 344 deputati su 450 nella Duma di Stato, un record assoluto nella storia della Camera bassa. 2.772 deputati del Partito attualmente lavorano nelle assemblee legislative regionali. Le sezioni di “Russia Unita” sono aperte in tutte le 85 entità costituenti della FR. Nel 2020, poco meno di 10 miliardi di ₽ (112 milioni di €) sono stati trasferiti sui conti di “Russia Unita”, di cui 4 miliardi e mezzo di ₽ (50 milioni di €, 45%) dal bilancio federale. Il 50% erano donazioni da persone giuridiche.

4) Partito socialista “Russia Giusta – Patrioti – Per la Verità” (6,2%)

Fondato nel 2006 come “Russia Giusta: Patria/Pensionati/Vita” dalla fusione del Partito russo della Vita, del Partito russo dei Pensionati e di “Patria”. Il presidente del Partito è Sergej Mironov, i copresidenti sono Zachar Prilepin e Gennadij Semigin. Il programma del Partito è costruito “sui valori fondamentali della moderna visione socialista del mondo: giustizia, libertà e solidarietà”. RGPV sostiene, in particolare, la subordinazione della strategia statale di sviluppo economico alle priorità sociali, il rapporto ottimale di tutte le forme di proprietà, l’assicurazione di un controllo statale e pubblico sui monopoli naturali e le corporazioni statali, il trasferimento di alcuni poteri dalle autorità alle associazioni pubbliche, ecc. Partecipa alle elezioni della Duma di Stato dal 2007. 206 deputati nelle assemblee legislative regionali. Le sezioni regionali operano in tutti gli 85 soggetti della FR. Nel 2020, il Partito ha ricevuto 655 milioni di ₽ (7 milioni e mezzo di €), la maggior parte dei fondi, il 76% (mezzo miliardo, poco meno di 6 milioni di €), sono stati stanziati dal bilancio federale. Un altro 23,14 proviene da donazioni di persone giuridiche e persone fisiche. RGPV non ha quote di iscrizione e di ammissione.

5) Partito Comunista della Federazione Russa (PCFR, 13,3%)

Fondato al congresso del 1993 come successore dei Partiti Comunisti dell’URSS e della RSFSR. Il presidente del comitato centrale è Gennadij Zjuganov. E’ il capo del Partito sin dal suo inizio.

L’ideologia del Partito si basa sugli insegnamenti marxisti-leninisti. Il compito principale del Partito è la costruzione del “socialismo rinnovato” in Russia. Il Partito si batte per la creazione di una “società di giustizia sociale basata sui principi del collettivismo, della libertà, dell’uguaglianza”, della “vera democrazia sotto forma di Soviet”, “del potere dei lavoratori e delle forze popolari e patriottiche”. Tra gli obiettivi dichiarati: nazionalizzazione delle risorse naturali e dei settori strategici dell’economia, sviluppo della produzione ad alta tecnologia, creazione di condizioni per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, introduzione del controllo statale sui prezzi dei beni di prima necessità, istruzione secondaria e superiore gratuita, sanità pubblica, ecc. Come il PLDR, è presente in Parlamento dal 1993. Nelle assemblee regionali ha 457 deputati, con sezioni in tutti gli 85 soggetti di Federazione. Secondo il rapporto finanziario, nel 2020 il Partito ha ricevuto 1 miliardo 300 milioni di ₽ (15 milioni di €), di cui 1 miliardo di ₽ (12 milioni di €), ovvero l’82%, dal bilancio federale.

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6) Partito politico “Piattaforma civica” (0,2%)

Fondato nel 2012 su iniziativa dell’uomo d’affari Michail Prochorov come “Partito professionale compatto”. Nel 2015, a causa di un conflitto interno, si è verificata una scissione nel Partito. Prochorov e i suoi sostenitori hanno lasciato le file di “Piattaforma civica”. Presidente del comitato politico federale: Rifat Šajchutdinov. “Piattaforma civica” è un partito di destra che aderisce alle opinioni liberal-conservatrici. Sostiene la creazione di un moderno Stato sociale legale, lo sviluppo della società civile, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la formazione di un’efficace economia di mercato socialmente orientata, l’inviolabilità della proprietà privata, ecc. Tra i suoi obiettivi vi è la formazione di un sistema politico competitivo, l’industrializzazione, la libertà imprenditoriale, la limitazione del “capitale oligarchico” ed il controllo statale dei monopoli naturali, la difesa degli interessi nazionali, ecc. Hanno 5 deputati nelle assemblee regionali e sezioni in 69 soggetti di Federazione. Non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, sui suoi conti sono stati trasferiti 14 milioni di ₽ (160 mila €). Quasi tutti (90%) sono stati ricevuti attraverso donazioni di privati.

7) Partito Russo della Libertà e della Giustizia (PRLG)

Creato nel 2012 su iniziativa del “tecnologo politico” Andrej Bogdanov, leader del Partito Democratico della Russia, come Partito Comunista di Giustizia Sociale (PCGS, l’acronimo russo è KPSS, come quello del PCUS). Il presidente del comitato centrale è Konstantin Rykov, il leader del Partito è il giornalista Maksim Ševčenko. Il PRLG è un partito di centrosinistra. L’obiettivo principale è la costruzione di uno “stato socialista senza oppressori e oppressi”, la “trasformazione della Russia in uno stato socialmente responsabile che si prende cura del suo popolo”. Il Partito sostiene un cambiamento nella politica statale nell’interesse del popolo, contro la stratificazione della società in ricchi e poveri, per la lotta contro la corruzione, l’istruzione e l’assistenza sanitaria gratuite a tutti gli effetti, ecc. Attualmente, il PRLG ha un solo rappresentante nella regione di Vladimir. Esistono sezioni regionali in 49 soggetti. Non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, ha ricevuto 30 milioni di ₽ (350 mila €), il 94% dei quali è stato ricevuto attraverso donazioni da persone giuridiche.

8) Partito politico panrusso “Rodina” (“Patria”, 1,5%)

Prende origine dal Partito delle Regioni Russe (PRR), creato nel 1998. Nel 2004, il PRR è stato ribattezzato Partito “Rodina”. E’ esistito due anni, nel 2006 è stato sciolto con l’ingresso simultaneo nel Partito “Russia Giusta: Patria/Pensionati/Vita” (“Russia Giusta”). Nel 2012 è stata rifondato come struttura politica indipendente. Il presidente del Partito è Aleksej Žuravlëv. Partito di destra, si colloca come forza social-patriottica, dichiara i principi del nazional-conservatorismo. Supporta il corso politico della leadership del Paese. Sostiene gli interessi nazionali ed i valori tradizionali, del rafforzamento del ruolo delle regioni, del rifiuto dell’economia basata sulle risorse e di un duro inasprimento della politica migratoria. Nelle assemblee regionali ha 6 deputati, le sue sezioni sono presenti in 80 soggetti di Federazione. “Rodina” non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote associative o di ammissione. Nel 2020, ha ricevuto 16 milioni di ₽ (185 mila €), il 95,97% dei quali erano donazioni da persone giuridiche e individui.

9) Partito ecologista russo “Verdi” (0,8%)

Il Partito fa risalire la sua storia al Movimento Costruttivista Ecologico della Russia Kedr (cedro), fondato 1993. Nel 1994, sulla base del movimento, è stato formato il Partito ecologico “Kedr”, nel 2002 il Partito ecologico russo “Verdi”. Nel 2008, il Partito è stato riorganizzato in un movimento sociale ed è entrato a far parte di Russia Giusta. Nel 2012 è stato rifondato come struttura politica indipendente. Il presidente è Andrej Nagibin. L’ideologia del Partito si basa sull’idea di preservare l’ambiente e migliorare la qualità della vita della popolazione attraverso l’introduzione dei cosiddetti principi verdi in tutti gli ambiti dell’economia e della società. Tra gli obiettivi del Partito c’è la creazione di una comunità ecologica, lo sviluppo della visione ecologica del mondo dei cittadini. I Verdi sostengono una rigorosa regolamentazione delle emissioni delle imprese, la modernizzazione degli impianti di produzione esistenti, il sostegno del governo a “progetti di investimento verdi”, l’attività di riforestazione su vasta scala, la creazione di un sistema di monitoraggio per tutte le componenti della qualità ambientale e il rifiuto di utilizzare “prodotti usa e getta con un ciclo di vita breve prodotti con ogni tipo di plastica” e così via. Al momento dispongono di 4 deputati regionali e di 78 sezioni regionali. I “Verdi” non ricevono finanziamenti dal bilancio federale, non hanno quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, 2 milioni di ₽ (25 mila €) sono stati trasferiti sui conti del Partito. Quasi tutti (97%) sono stati ricevuti sotto forma di donazioni da persone giuridiche.

10) Partito politico “Alternativa verde”

Fondato nel 2019 come movimento sociale, dal 2020 è un Partito politico. Presidente: Ruslan Chvostov; capo del Partito: il pittore Aleksej Kudelin. Come obiettivo principale del Partito è stata proclamata la soluzione dei pressanti problemi ambientali in Russia, nonché la promozione dei valori ambientali a tutti i livelli di governo e di dialogo pubblico. Si dichiara la necessità di una legislazione ambientale, “Alternativa verde” sostiene la promozione e il rafforzamento dei programmi di educazione ambientale, l’uso razionale delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, la lotta ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale. Il partito sostiene il Fridays For Future, movimento sociale internazionale per combattere il riscaldamento globale, creato dalla studentessa svedese Greta Thunberg. Nel 2020, “Alternativa verde” ha superato lo sbarramento elettorale nelle elezioni dei parlamenti regionali della regione di Čeljabinsk e della Repubblica di Komi (ha ottenuto un deputato in entrambi i soggetti). Le sezioni regionali sono registrate in 49 soggetti. Secondo il rapporto finanziario presentato alla Commissione elettorale centrale della Federazione Russa, nel 2020 il Partito non aveva entrate.

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11) Partito russo dei pensionati per la giustizia sociale (1,7%)

La sua storia inizia col Partito russo dei pensionati (PRP), istituito 1997. Nel 2006, insieme al Partito russo per la Vita e Rodina, è entrato a far parte di Russia Giusta. Nel 2007, sulla base del PRP, è stata costituita l’organizzazione pubblica “Pensionati russi per la Giustizia”, nel 2012 è stata trasformata in un Partito. Presidente del consiglio centrale: Vladimir Burakov. Partito politico conservatore sociale. Si posiziona come un partito di “opposizione costruttiva”. Supporta la conservazione dei valori tradizionali, il patriottismo, l’armonia nazionale e interreligiosa. Tra le sue proposte ci sono un aumento della spesa pubblica per le pensioni, la liquidazione del Fondo pensioni russo, un aumento dei costi sanitari, lo sviluppo di un sistema per la fornitura di servizi medici e sociali per l’assistenza a lungo termine per i cittadini di fascia d’età anziana, disabili, ecc. Dispongono di 17 deputati regionali. Le sezioni regionali sono presenti in 75 soggetti. Il partito non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote associative e di ammissione. Nel 2020, 158 milioni di ₽ (1 milione 800 mila €) sono stati trasferiti sui suoi conti. Quasi tutti (99,6%) sono stati ricevuti attraverso donazioni da persone giuridiche.

12) Partito politico panrusso “Partito della Crescita” (1,3%)

Fondato nel 2008 come Partito politico “Causa di Destra” unendo l’Unione delle Forze di Destra, la “Forza Civica” e il già citato Partito Democratico della Russia (il cui capo, Andrej Bogdanov, fondò un ennesimo sedicente Partito Comunista col medesimo acronimo del PC dell’URSS). Dopo la riorganizzazione del 2016, ha cambiato nome in Partito della Crescita. Presidente: Boris Titov, procuratore incaricato per la difesa dei diritti degli imprenditori nella FR. Il Partito definisce la sua ideologia come liberale di destra, si dichiara “opposizione costruttiva”. Come idea nazionale, proclama la crescita dell’economia del Paese per la crescita del benessere dei suoi cittadini. Tra i compiti principali c’è la creazione di un efficace sistema sociale di mercato, che includa posti di lavoro ben retribuiti nel settore privato, tasse eque, una combinazione di sistemi privati e statali di sicurezza pensionistica, assicurazione sociale, istruzione e assistenza sanitaria, sindacati sviluppati, eccetera. Dispongono attualmente di sette deputati regionali e di 81 sezioni regionali. Il Partito della Crescita non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, 54 milioni di ₽ (623 mila €) sono stati trasferiti sui suoi conti. Il 99% dei fondi è stato ricevuto da donazioni di persone giuridiche e persone fisiche.

13) Partito Democratico Unito Russo “Jabloko” (“Mela”)

Il predecessore del Partito moderno era il blocco elettorale Javlinskij – Boldyrëv – Lukin, creato nel 1993 prima delle prime elezioni alla Duma di Stato della Federazione Russa. Prende il nome dai fondatori: l’economista Grigorij Javlinskij, l’ex capo del dipartimento di controllo dell’amministrazione presidenziale della Federazione Russa, Jurij Boldyrëv, e l’ex ambasciatore russo negli Stati Uniti, Vladimir Lukin. Nel 1995, il blocco è stato trasformato in un’associazione pubblica, nel 1998 in un’organizzazione politica. Nel 2001 è stato formato il Partito Democratico Russo Jabloko. Nel 2006, dopo che il Partito non registrato Russia Verde e il movimento delle Madri dei Soldati si sono uniti ad esso, il Partito ha cambiato nome in Partito Democratico Unito Russo Jabloko. Presidente: Nikolaj Rybakov. Jabloko aderisce a posizioni social liberali. Sostiene la creazione di un moderno Stato sociale legale, lo sviluppo della società civile, il rafforzamento delle istituzioni democratiche, la formazione di un’efficace economia di mercato socialmente orientata, l’inviolabilità della proprietà privata, il ripristino delle “relazioni di partenariato” tra la Russia e i Paesi occidentali. Il partito considera come obiettivo principale di una “opposizione democratica responsabile” una legittima ascesa al potere attraverso la partecipazione alle elezioni e ad altre azioni politiche pacifiche e legali che portino a un cambiamento del regime politico. Il Partito ha partecipato a tutte le consultazioni elettorali del Paese, ma ha superato solo tre volte lo sbarramento elettorale: nel 1993, 1995 e 1999. Dispone di 1 deputati regionali ed ha sezioni regionali in 79 soggetti. Non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, il partito ha ricevuto 216 milioni di ₽ (2 milioni e mezzo di €), di cui il 99,97% sotto forma di donazioni da persone giuridiche e individui.

14) Partito politico “Gente Nuova”

Fondato nel 2020 su iniziativa di Aleksej Nečaev, presidente della “Faberlic” S.p.A. (prodotti cosmetici, profumeria, abbigliamento, calzature, accessori, integratori alimentari, detergenti, plasma in Afghanistan, dal 1997, utili per 23 miliardi di ₽, 270 milioni di €), membro del comando centrale del Fronte Popolare Panrusso di Putin. Presidente: Aleksej Nečaev. “Gente Nuova” è un Partito di centrodestra. Sostiene il cambio di potere, la riduzione dell’apparato burocratico, l’introduzione di elezioni dirette dei sindaci delle città russe, lo sviluppo dell’industria, la produzione ad alta tecnologia, nonché la produzione di beni e servizi, la creazione di condizioni per lo sviluppo delle piccole imprese, la riforma del Ministero degli interni e di altre forze dell’ordine, la creazione di infrastrutture moderne e posti di lavoro nelle regioni, la garanzia dell’accessibilità agli alloggi, ecc. Nel 2020, il Partito ha superato lo sbarramento elettorale in tutti e quattro i soggetti dove si è presentato, e cioè le regioni di Kaluga, Kostroma, Novosibirsk e Rjazan’. 7 deputati nei Parlamenti regionali, sezioni registrate in 55 soggetti. Il Partito non riceve finanziamenti dal bilancio federale, non ha quote di ammissione e di adesione. Nel 2020, sui suoi conti sono stati ricevuti 260 milioni di ₽ (3 milioni di €), di cui il 69% erano donazioni da privati.

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