Lògos [traslitterazione del greco λόγος, che è dal tema di λέγω «dire»]. Il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Ci fu un’epoca, nemmeno tanto remota, in cui l’Italia era piena di sedicenti sovietologi. Alcuni, pochi, lo erano davvero, ma quantitativamente erano trascurabili. Con la dissoluzione dell’URSS, prevedibilmente, si riciclarono in russologi. Una questione semantica, nulla più. Passano gli anni, durante la pandemia siamo stati invasi da virologi raffazzonati d’ogni sorta e risma. Con lo scemare dell’infezione e il quasi contemporaneo inizio del conflitto russo-ucraino, ora abbiamo una marea di geopolitologi, in larga misura gli stessi che discettavano di Covid. Ecco perché, tutti questi –logi di qualcosa non importa cosa, preferisco definirli tuttologi. E’ desolante constatare la loro incompetenza e scarsa preparazione nelle materie per le quali vengono consultati. Povertà di pensiero. Leggo s