Sicuramente sì, ma, quando, a due chilometri dal tuo confine, combattono con armi che hai fornito tu, può capitare, è inevitabile. Sapete quante decine di persone finora sono morte a Belgorod, città russa a venti chilometri dal Donbass?
Il fatto è, però, che non è manco vero. Ecco il comunicato ufficiale del Ministero della Difesa della Federazione Russa:
️Le dichiarazioni dei media e dei funzionari polacchi sulla presunta caduta di missili "russi" nell'area dell'insediamento di Przewodów sono una deliberata provocazione mirata a provocare una escalation.
Nessun attacco contro obiettivi vicino al confine di stato ucraino-polacco è stato effettuato con i mezzi di distruzione russi.
Il relitto pubblicato all'inseguimento dai media polacchi dal luogo dell’incidente nel villaggio di Przewodów non ha nulla a che fare con le armi russe.
Esistono una ventina di varianti dei sistemi S-300, ma insomma, se i relitti rinvenuti sono di tale sistema, non avrebbe logica, essendo questi dei missili terra-aria da difesa per intercettare e abbattere i missili d'attacco. Che fanno, i russi, abbattono i propri missili?
Invece, si fa strada l'ipotesi che si tratti di incuria o di provocazione da parte ucraina (col placet polacco): di questi sistemi ne hanno ben 250.