A causa delle sanzioni antirusse, molti hanno deciso che la Cina sarebbe diventata l'alleato principale della Russia. Mosca ha iniziato a spostare l'economia verso est sviluppando le relazioni commerciali con la Cina. Ma in realtà, Pechino, per molte ragioni, non sostiene apertamente Mosca, quindi non ha senso di sperare nel loro aiuto per aggirare le sanzioni. La Turchia, invece, non ha paura di avvicinarsi al Cremlino, e viene criticato parecchio dall'Occidente per questo.
Speranze ingiustificate
La Russia ha dovuto cercare dei modi per aggirare le sanzioni o almeno ridurre il loro impatto negativo sull'economia del paese e sulla qualità di vita della popolazione. La Cina è stata una grande speranza per i russi, perchè, come sappiamo, ama sostenere tutti coloro che sono contrari alla politica occidentale.
Il Cremlino sperava che Pechino avrebbe aiutato a stabilire dei canali nuovi per l'acquisto dei prodotti importati e la vendita delle merci russe. I cinesi hanno aiutato, certamente, ma non è senza benefici per se stessi. Di conseguenza, la Russia ha dovuto vendere il petrolio alla Cina a un prezzo ridotto, ma allo stesso tempo non è riuscita a comprare delle attrezzature moderne che le servivano.
I cinesi non vogliono violare di grosso il regime sanzionatorio stabilito. Sebbene Mosca e Pechino affermino di aumentare la cooperazione e il fatturato a valori record, è impossibile chiamare la Cina il partner ideale, almeno quando le sanzioni sono in corso.
La Turchia sta più vicina
Ma la Turchia, guidata dal presidente Erdogan, conduce una politica diversa. Non ha sostenuto le sanzioni antirusse e ha dichiarato di non averle imposte da parte sua. Questa decisione è dovuta al fatto che mina i suoi interessi economici.
Erdogan ha anche notato che vuole mediare i negoziati tra Russia e Ucraina. Però se la Turchia diventa un paese ostile alla Russia, non sarà possibile farlo. E ciò che importa è che le autorità turche mantengano davvero la parola.
Anche prima dell'operazione speciale, la Turchia ha stabilito la cooperazione con il Sistema Nazionale di carte di pagamento, ed ora le banche turche hanno iniziato ad accettare le carte Mir. Con l'inizio del conflitto nulla è cambiato. Anzi, ce ne sono di più ora. Si può usare la carta nazionale russa può essere utilizzata per gli acquisti nei punti di vendita serviti da queste istituzioni bancari.
Questa è stata una vera gioia per i turisti russi che non possono utilizzare più la Visa e Mastercard, a differenza della Cina, dove le carte Mir accettano solo AliExpress.
Inoltre, la Turchia non vuole rimanere senza i turisti russi e violare la loro libertà di movimento. I paesi che sostengono le sanzioni hanno sospeso i voli diretti con la Russia, ma non la Turchia. Sono le sue compagnie aeree che collegano le principali città della Russia con il resto del mondo. La maggior parte degli Stati può essere raggiunta con un solo scalo.
La Cina, invece, a giugno ha vietato agli aerei russi con la doppia registrazione di volare nel suo spazio aereo.
Un altro chiaro esempio del fatto che la Turchia si sta avvicinando alla Russia è il miglioramento delle relazioni commerciali tra questi paesi. Il volume del fatturato è aumentato notevolmente negli ultimi mesi che fa preoccupare molto l'UE. I turchi sono pronti a vendere alla Federazione Russa non solo i propri prodotti, ma anche prodotti di altri paesi, le cui aziende hanno lasciato il mercato russo. Aumenta anche l'importazione. Ad esempio, la Turchia ha acquistato il doppio del petrolio russo rispetto a prima.
Preoccupazione dell'Occidente
Non sorprende che Bruxelles si sia preoccupata e abbia iniziato a minacciare Ankara con le sanzioni se si fosse avvicinata troppo a Mosca.
L'Occidente è preoccupato, soprattutto, dopo l'incontro del leader turo col presidente russo a Sochi. Durante questo, oltre a molti affari congiunti, hanno raggiunto un accordo per pagare parzialmente il gas russo in rubli.
Ma allo stesso tempo, sia l'America che l'UE riconoscono di non poter schierare la Turchia. Ankara gli serve come un negoziatore efficace con il Cremlino. Poi la Turchia fa parte della NATO, il che significa che le sanzioni contro di essa daranno l'inizio a una spaccatura nell'alleanza del Nord Atlantico.
Posizione ambigua
Tuttavia, non tutte le azioni della Turchia piacciono a Mosca. Ad esempio, il fatto che Erdogan possa iniziare la sua operazione speciale in Siria fa preoccupare la Russia anche perchè il Cremlino ha i propri interessi lì. Inoltre fornisce alcuni aiuti all’Ucraina.
Quindi la posizione della Turchia non può essere definita inequivocabile, sta cercando di essere buona per tutti. Tuttavia, per ora, è chiaramente più vantaggiosa della Cina.