Traduzione in italiano da Olga Michailenko
Come tutte le cose sconosciute, il coronavirus ha suscitato tantissime reazioni tra la gente.
Ogni giorno, soprattutto sui social, spuntano come funghi notizie di vaccini e farmaci miracolosi che sconfiggono il nuovo virus in un baleno.
Su Facebook e Whatsapp si creano dei gruppi per parlare e discutere su questo nuovo e temuto argomento.
Non poteva dunque passare inosservato un video postato da un nostro connazionale, Paolo Gellano, il 16 marzo 2020 che in poche ore ha raggiunto quasi 130 mila di visualizzazioni e infinità di condivisioni su tutti i canali possibili.
Il signore si trova a Sheremetievo, uno degli aeroporti principali di Mosca e dimostra il suo biglietto con la data 15 marzo 2020 per la tratta Mosca - Roma.
Dopodiché si reca in una farmacia sita presso il terminale e chiede un farmaco “Arbidol”. Dopo averlo acquistato senza ricetta, e con una dose pediatrica tra l’altro, conclude che il farmaco contro il coronavirus è stato già inventato ed è in libero accesso in una farmacia qualsiasi.
La nostra redazione oggi è stata oberata di telefonate con le richieste delle spiegazioni.
Arbidol esiste davvero ed è in commercio da oltre 30 anni. E’ un antivirale generico e viene usato sopratutto per la prevenzione ma anche per la cura della influenza del tipo A e B e altre infezioni di respiratori di carattere virale, nella terapia contro il rotavirus in età pediatrica oltre 6 anni, e in caso di alcune complicanze post operatorie.
E’ vietato l’uso nei soggetti minori di anni 6 e non richiede la ricetta medica.
Effettivamente si trova in moltissime case sopratutto dove ci sono i ragazzi.
Leggendo il bugiardino si vede l’elenco dei virus contro i quali è indicato e troviamo la dicitura “ ad altri virus che causano le infezioni respiratorie virali acute (coronavirus).”
Probabilmente era questa la dicitura che ha illuso il giovane che fosse la medicina giusta. Nell’epoca dei leoni da tastiera non sarà per niente difficile trovare le foto con disinfettanti indicati contro i coronavirus ma data di diversi anni fa. Questi post hanno creato tantissima diffidenza e soprattutto una pericolosa disinformazione. COVID-19 non ha nulla a che fare con i coronavirus conosciuti sino ad ora.
O forse no. La confezione riporta una figura che rappresenta proprio un coronavirus che vediamo tutti i giorni in TV. Il farmaco è in commercio da moltissimi anni e si tratta davvero di una interpretazione sbagliata.
Infine nel recente spot pubblicitario la casa farmaceutica ha pubblicato una replica in cui afferma che Arbidol sia efficace anche contro il COVID -19. Ma aprendo la confezione, l'affermazione non trova alcun riscontro sul foglietto illustrativo..
Come a voler alimentare il mistero, recentemente la casa farmaceutica ha pubblicato uno spot in cui afferma che Arbidol sia davvero efficace anche contro il COVID -19. Ma aprendo la confezione, l'affermazione non trova alcun riscontro nel foglietto illustrativo, scritto ovviamente dalla stessa casa. Questo è una grave violazione della normativa pubblicitaria nella Federazione Russa. Infatti, il Servizio Federale Antitrust ha aperto una indagine denunciando il reato e il produttore di Arbidol nonché l’agenzia pubblicitaria rischiano una importante sanzione economica.
Nel frattempo le vendite di Otisifarm A.O. sono aumentate del 24% proprio grazie ad Arbidol.
Infine arriva la rettifica della stessa casa farmaceutica: "Purtroppo, non ci sono ancora i farmaci in grado di combattere questa pericolosa malattia."
Come diretta conseguenza è partita un'ondata di critiche nei social network russi, e oltretutto tutti si domandano perché Paolo Gellano si trovava a Mosca dopo il 13 marzo, data in cui è stato vietato l'ingresso dei cittadini italiani in Russia. Noi ci auguriamo che il signore fosse arrivato prima di questa data e abbia rispettato le regole della quarantena previste a Mosca.
Intanto, visto il forte impatto mediatico, la Procura di Mosca ha avviato un'inchiesta per stabilire i motivi della permanenza nella Federazione Russa di un cittadino italiano dopo il 13 marzo. Nel caso in cui siano riscontrate delle irregolarità, il Sig. Gelano rischia un gravoso procedimento penale.