Dodici aretini e la caparbietà di rimanere ancorati alla "patria d'origine". Il lavoro nella Silicon Valley e la scelta in controtendenza: "Torniamo a casa per raccontarvi cosa abbiamo realizzato"
Dodici aretini e la caparbietà di mantenersi italiani, pur facendo parte della fucina di idee della Silicon Valley. Francesco Marcantoni e il team di Livemote hanno avuto fin da subito le idee chiare. Una, in particolare: quella di ritornare in Italia a presentare il frutto innovativo delle loro fatiche. Si tratta di un'applicazione specialistica che coniuga diversi settori, e che permette di risolvere in tempi rapidi (e con maggiore efficacia rispetto al passato) interventi di manutenzione e assistenza remota.
Non sono aspetti collaterali se si considera che, come hanno spiegato i componenti del team, gli interventi di manutenzione e riparazione rappresentano una delle criticità più rilevanti per l’industria, con cali di produttività che superano il 20 per cento e si concretizzano in un costo annuo di "oltre 50 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti". Costi spesso esorbitanti per le aziende, costrette in molti casi a limitare la propria espansione commerciale "a causa - hanno detto - dell’impossibilità di poter offrire supporto nelle sedi più remote". Con la conseguenza che ci si affidi sempre più, con tutti i limiti del caso, a strumenti come i video streaming o gli strumenti di messaggistica, peraltro non sicuri dal punto di vista della riservatezza dei dati.
Livemote è, invece, il porto franco per gli operatori da remoto. "Sicura, appositamente progettata per il field service", il suo punto di forza è l'utilizzo della realtà aumentata. Una sorta di desk portatile, che permette di sovrapporre indicazioni visive all'apparecchiatura che richiede intervento, come se ci si trovasse vicino alla macchina che ha bisogno di supporto. “Il nostro team - ha detto Francesco Marcantoni, co-fondatore e Ceo di Livemote - è una delle poche realtà sul mercato a poter vantare oltre dieci anni di esperienza nello sviluppo di soluzioni di realtà aumentata e virtuale per i più grandi brand mondiali. La capacità di essere già oggi sul mercato con una soluzione da scaffale è probabilmente il motivo che ha convinto aziende di calibro internazionale ad implementare la nostra soluzione nei propri processi di assistenza”.