Respinta Ia richiesta del ministro dell’Interno di cancellare la dicitura “genitore 1” e “genitore 2” dalla carta di identità dei minori. Si tratti o meno di decisione politica , ecco il background dell’autorità in materia di dati personali
Il garante della Privacy non ha accolto la richiesta del ministro dell’Interno Matteo Salvini di cancellare la dicitura “genitore 1” e “genitore 2” dalla carta di identità minori. Il titolare del Viminale lo scorso settembre aveva avanzato richiesta formale di modificare le due diciture, in favore dei più ovvi “padre” e “madre”. Secondo Antonello Soro, la responsabilità genitoriale non sarebbe più riconducibile a queste due figure. In particolare, è quanto ha rilevato uno dei padri fondatori del Partito democratico, la decisione non è accolta per i “profili di criticità” che presenta. Potrebbe, cioè, non favorire aspetti come “le adozioni in casi particolari” o la “rettifica di attribuzione di sesso“, cioè il possibile cambio di sesso del minore che il garante della Privacy si è sentito di dover tutelare.
Ma chi è Antonello Soro (sopra, con Maria Elena Boschi) ? Stando alla biografia presente sul suo sito, nel 1998 viene eletto presidente del Gruppo parlamentare Popolari e Democratici – L’Ulivo, in sostituzione di Sergio Mattarella. Figura tra i fondatori della Margherita e fa parte dei 45 membri del Comitato costituente per il partito democratico. Nell’ottobre del 2007 diventa primo presidente del gruppo del Pd alla Camera dei Deputati, incarico che viene confermato nel 2008 e da cui si dimette nel 2009. Eletto garante per la protezione dei dati personali, dal 2014 al 2016 ricopre l’incarico di vicepresidente dell’organismo di coordinamento delle autorità europee di protezione dati.